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Cosa è incluso
L’Armenia è una terra magica e spirituale. Misteriosa e segreta, si tratta del primo paese ad aver adottato il cristianesimo. Questo suo animo profondamente cristiano è ancora perfettamente visibile nelle sue terre di origine vulcanica ricche di montagne, canyon, laghi e cascate, costellate di antichi monasteri e piccole chiesette. Se vi state chiedendo cosa vedere in Armenia, noi ve lo consigliamo in questo articolo. Inoltre, andremo a scoprire cosa fare in Armenia e in quanti giorni.
I suoi villaggi ancestrali, i suoi antichi monasteri incastonati tra maestose montagne, spettacolari canyon e profonde vallate forniscono malinconiche vedute che toccheranno i vostri sentimenti più profondi. Un viaggio in Armenia è un viaggio lontano dal turismo di massa, in grado di farvi vivere autentiche emozioni.
Piccola e sottovalutata, in realtà l’Armenia è una destinazione che potremmo definire stupefacente: un piccolo Paese ricco di sorprese.
Sono infatti tanti i motivi per visitare questo Paese:
- È la culla della cultura Cristiana e sede della Chiesa armena e tra monasteri e luoghi di culto antichi posti in località maestose offre anche strutture architettoniche uniche;
- Presenta paesaggi montuosi da colossal cinematografici, tra verdi vallate e rocciose montagne;
- Ha una storia millenaria che ha lasciato segni in ogni dove;
- È una località molto economica.
L’Armenia, inoltre, è una delle culle più importanti del cristianesimo, luogo ideale per compiere lunghi pellegrinaggi per ricongiungersi all’essenza delle cose e al sacro oltre che terra dai paesaggi suggestivi. In Armenia, avrete la possibilità di entrare nel vivo della cultura del luogo: il popolo armeno, infatti, è molto legato alla musica e alle tradizioni, la quale sopravvive in tutte le feste religiose e non. Le canzoni popolari, in particolar modo, sono accompagnate da strumenti di fabbricazione artigianale, quali il duduk, una sorta di oboe in legno di albicocca; la zurna ed il dhol, un semplice tamburo.
Per seconda, ma non meno importante, vogliamo ricordare la danza, anch’essa molto importante nella cultura armena: feste e matrimoni sono animati da balli come il kochari e shalako, ai quali partecipano bambini e adulti.
il periodo migliore dell’anno per viaggiare in totale sicurezza in Armenia, è sicuramente la primavera, seguita dall’autunno.
L’Armenia è un Paese piuttosto complesso da descrivere per via della sua storia: ancora oggi, purtroppo, è un luogo che vive nell’ombra, spesso poco conosciuto dai viaggiatori e ricordato solamente per il dramma del genocidio. Nonostante gli eventi negativi che hanno segnato questo Paese, l’Armenia, è una terra che ha molto da offrire e si impegna a difendere molto bene, con fiero animo, le proprie radici ed il proprio passato. L’Armenia è un Paese piccolo, dalle strade tortuose e lente, ma merita sicuramente un soggiorno di almeno una settimana. Non potrete non fermarvi ad ammirare la splendida architettura delle chiese caucasiche, in assoluto tra le più importanti bellezze architettoniche da vedere in Armenia.
Nella cucina armena, le influenze persiane ed arabe, in particolar modo, sono ancora molto evidenti; esse hanno saputo dare quel tocco in più alla cucina preesistente, già di per sé molto insolita e saporita.
Potrete gustarvi una grande varietà di carni grigliate, accompagnate da salse a base di frutta, come quella all’albicocca o al melograno.
L’Iran, conosciuto anche come antica Persia, è un Paese unico e colorato, ospitale e sorprendentemente bello. Il suo territorio, formato da un grande altopiano attraversato da torrenti e circondato da alte montagne, è pianeggiante solo in corrispondenza del Golfo Persico e del Mar Caspio.
Un luogo tutto da scoprire per conoscere la cultura “Farsi” e i luoghi storici ed artistici disseminati per tutto il Paese.
Un viaggio in Iran è soprattutto un’esperienza umana fatta di accoglienza, quella di un popolo tra i più aperti e ospitali che si possano mai incontrare. Non vorrei ripetermi troppo, ma sono gli iraniani a rendere questo viaggio davvero speciale.
La primavera è il periodo in cui esplodono gli odori e i profumi dell’ Iran, soprattutto la parte sud. I giardini di Shiraz esplodono letteralmente di melograni, arance, mandorle, bergamotti. E’ forse quindi la stagione in cui si può vivere una esperienza veramente completa dell’Iran.
Per il resto: attenzione al caldo estivo, come del resto in tutti i paesi del medio oriente e, viceversa, alle rigide e fredde notti desertiche. D’inverno potrete godere del fascino della neve che si posa sulle dune desertiche e sciare lungo i pendii sensazionali del Damavand con una vista pazzesca su Teheran. D’estate rilassatevi nelle spiagge del mar Caspio e godete del silenzio e della natura.
La condizione della donna in Iran ha subìto vari mutamenti nel corso della storia. Le donne iraniane, secondo i vari articoli della Costituzione Iraniana, in vigore dal 3 dicembre 1979, godono di pari dignità sociale ed economica in base però alla legge della Sharia; i loro diritti quindi, secondo il punto di vista occidentale, devono ancora essere pienamente acquisiti.
Possono svolgere diverse mansioni e lavori, a patto che coprano i propri capelli con il velo islamico, lo hijab (anche se non necessariamente con lo chador) e coprendo braccia e gambe con abiti non troppo succinti.
Godono di alcuni diritti, ma molti diritti che avevano ottenuto durante il periodo monarchico sono stati aboliti o pesantemente ridotti secondo la legge islamica.
Afghanistan e Iran sono gli unici due paesi al mondo dove l’utilizzo dello hijab è obbligatorio in quanto imposto per legge.
Al giorno d’oggi è assolutamente comune vedere in luoghi pubblici (soprattutto nella più moderna capitale Teheran) giovani donne con semplici hijab che coprono solo una parte del capo lasciando scoperti gran parte dei capelli, con costumi considerati occidentali come jeans (a patto che non siano troppo aderenti e che siano lunghi), gonne eleganti (a patto che siano lunghe fino alla caviglia), trucco, pantaloni sblusati e maglioncini (a maniche lunghe e non troppo aderenti).
In caso si indossino dei leggings o pantaloni troppo aderenti, le donne optano per indossare delle leggere tuniche che coprano il fondoschiena in modo da non essere richiamate dalla polizia religiosa. Le ragazze però devono ancora coprire i capelli con il velo
Il clima quotidiano di intimidazione nei confronti delle donne è aumentato, a causa della tentata emancipazione femminile.
Non ci resta che visitare questi posti insieme.
1°GIORNO: Roma o altre città – Teheran
Ritrovo dei partecipanti in aeroporto e operazioni di imbarco volo per Teheran con scalo. All’arrivo all’aeroporto trasferimento in hotel e pernottamento.
Teheran è la capitale dell’Iran. Situata nel nord del paese, ai piedi dei monti Elburz, la città dà anche il nome alla provincia di cui è capoluogo.
Essa ha subito una forte accelerazione a partire dal 1974, a seguito dell’aumento dei prezzi del petrolio nel corso della prima crisi petrolifera, quando la periferia della città si è estesa molto velocemente. Teheran ospita quasi la metà delle attività industriali del paese, soprattutto legate al settore automobilistico, delle apparecchiature elettriche ed elettroniche, delle armi, del tessile, dello zucchero, del cemento e dei prodotti chimici.
La città non dispone di importanti risorse idriche, e si trova equidistante da due bacini che raccolgono l’acqua proveniente dalle montagne più a monte. Questi due bacini sono quelli di Karaj, ad ovest, e Jājerud, una trentina di chilometri ad est, che alimenta Varamin e villaggi circostanti. Tra le zone urbane di Karaj e Varamin esisteva in passato una sola grande città, Ray, posta sulla strada tra i due bacini.
Il centro di Teheran si sviluppa intorno alla piazza Imam Khomeini e allo sterminato bazar. La zona intorno al centro è composta principalmente da quartieri popolari, mentre le zone più benestanti si trovano a nord, assieme alla maggior parte delle ambasciate straniere. L’urbanizzazione degli ultimi anni ha portato ad un’espansione incontrollata fino alle pendici dell’Alborz, complice anche la tarda promulgazione di leggi che proteggessero il delicato ecosistema montuoso.
2°GIORNO: Teheran – Qazvin – Soltanieh – Zanjan
Prima colazione in hotel e partenza per Qazvin, fondata dallo scià Shapur II nel III secolo con il nome di Shad Shahpur e capitale dell’Impero persiano per quarant’anni durante il regno della dinastia Safavide.
Qazvin capoluogo dell’omonima provincia iraniana, era in passato una capitale dell’Impero Persiano e oggi è conosciuta soprattutto per essere il più importante centro dedicato alla calligrafia.
Tra le attrazioni principali, gli scavi archeologici con le rovine di Meimoon Ghal’eh, la moschea di Jame’ Atiq e quella di Masjed Al-Nabi. Qazin è famosa anche per la bontà dei suoi baklava, per gli intricati motivi dei tappeti e per la sua importanza industriale e commerciale nella regione.
Passeggiata lungo l’elegantissimo corridoio del Saraye Sa’do Saltane, uno dei luoghi più spettacolari dei tradizionali Bazaar dell’Iran.
Il Caravanserraglio Sa’d al-Saltaneh è un grande caravanserraglio situato nella città di Qazvin nella provincia di Qazvin in Iran.
Costruito durante l’ era Qajar , il caravanserraglio è uno dei caravanserragli urbani meglio conservati dell’Iran. Il costruttore (patrono) di questo grande caravanserraglio era una persona di nome Sa’d al-Saltaneh Isfahani, da cui il caravanserraglio prende il nome.
Il caravanserraglio è a pianta quadrata, dispone di 4 iwan che si affacciano su un cortile. Gli interni sono decorati con Muqarnas e Rasmi bandi.
Le Hujreh, o le stanze per i viaggiatori, si trovano a un metro sopra il livello del cortile.
Proseguimento al Mausoleo di Shah Zadeh Hossein, il complesso religioso che comprende una moschea e il mausoleo del figlio dell’ottavo Imam degli Sciiti seppellito a Mashhad. Il mausoleo ricorda un complesso di palazzi con il suo giardino murato, file di piante, piccoli Iwan, nicchie, pietre tombali e preziose decorazioni in piastrelle blu e color crema. La facciata del cancello principale è composta di sei minareti ornamentali sormontati. La tomba è coperta da una cupola piastrellata giallo-blu. La parte centrale dell’edificio è decorata con numerosi mosaici a specchio.
Visita del Chehel Sotun, un padiglione che faceva originariamente parte del complesso del palazzo reale. Il padiglione nella sua forma attuale è decorato secondo lo stile safavide e Qajar con piastrelle all’esterno e dipinti murali all’interno. Nello sviluppo dell’architettura il palazzo Chehel Sotun di Qazvin anticipa lo stile degli altri palazzi safavidi nelle altre città dell’Iran come Isfahan e Zanjan. Molti dei pannelli ceramici sono stati dispersi e sono ora in possesso dei principali musei occidentali. Rappresentano scene storiche specifiche come i famigerati Battaglia di Chaldiran contro il sultano ottomano Selim I, la ricezione di un file Uzbeko Re nel 1646, quando il palazzo era appena stato completato; l’accoglienza estesa a Mughal Imperatore, Humayun che si rifugiò in Iran nel 1544; la battaglia di Taher-Abad nel 1510 dove il Safavid Shah Ismail I sconfitto e ucciso il re uzbeko. Un dipinto più recente raffigura Nader Shah. La vittoria contro l’esercito indiano a Karnal nel 1739. Ci sono anche composizioni meno storiche, ma anche più estetiche nello stile tradizionale in miniatura che celebrano la gioia della vita e dell’amore. Il Palazzo Chehel Sotoun è uno dei 9 giardini iraniani registrati collettivamente come uno dei 23 siti del patrimonio mondiale registrati dell’Iran con il nome di giardino persiano
Proseguimento al complesso di Soltaniyeh (Patrimonio UNESCO), una cittadina che per una trentina di anni fu la residenza estiva degli Ilkhan, imperatori di un regno che comprendeva una parte considerevole del Medio Oriente.
La cupola di Soltaniyeh è circondata da otto minareti, è la terza cupola in mattoni più grande al mondo e si dice che abbia influenzato la costruzione della cupola di Santa Maria Del Fiore, che fu costruita 100 anni dopo.
La costruzione della cupola di Solṭāniyyeh spianò la strada ad opere ancora più audaci, come il Mausoleo di Khoja Ahmed Yasawi in Kazakistan o il Taj Mahal in India, entrambi patrimoni dell’umanità dell’Unesco come Solṭāniyyeh.
Gran parte delle decorazioni esterne sono andate perdute, ma all’interno del mausoleo vi sono notevoli mosaici, maioliche e affreschi.
Al termine trasferimento a Zanjan e pernottamento.
3°GIORNO: Visita di Zanjan – Masuleh
Dopo la prima colazione, visita di Zanjan, con il complesso del Bazaar, che è diviso in 8 sezioni, ognuna appartenente a una specifica gilda (come mercanti di gioielli, tessuti, calzature, cappelli, sellai, venditori di frutta, ecc.) Qui si trovano cinque moschee e complessivamente 940 negozi. A causa delle forti variazioni stagionali di temperatura e delle condizioni meteorologiche, il tetto di questo Bazar è stato progettato in modo tale che le variazioni climatiche esterne non influenzino l’interno della struttura.
Visita della Moschea del Venerdì, costruita nel XIX secolo, e proseguimento al Lavatoio e Museo antropologico di Zanjan, ricavato all’interno di un’antica lavanderia tradizionale di epoca Qajar. Nel piano superiore dove c’era la camera della gestione, ogni giorno, è dedicata alla manifattura di una produzione artigianale tipica di Zanjan ovvero le babbucce. La parola babbuccia deriva dal persiano papoosh composto da pa (piede) e poosh (copertura) e quindi copripiedi o babouche in francese.
Il Museo Archeologico di Zanjan si trova nel Palazzo Zolfaqari di Zanjan ed è stato inaugurato nel 2009. Questo museo ospita reperti della preistoria, della storia antica e dell’era islamica. Inizialmente il palazzo è stato utilizzato come museo temporaneo per ospitare i salinai scoperti nella miniera di sale di Zanjan a Chehrabad. Finora sono state trovate sei mummie di sale dell’epoca achemenide (550-330 a.C.) e sassanide (226-651 d.C.). Una di queste mummie è ospitata presso il Museo Nazionale dell’Iran a Teheran.
Partenza per Masuleh, un villaggio che si trova in mezzo alle montagne e si sviluppa sul fianco di una ripida collina. Nell’architettura di questo villaggio, il tetto dell’abitazione sottostante corrisponde al cortile della casa sovrastante e i materiali utilizzati nella costruzione delle case sono quelli della zona con muri a secco e malta di fango e calce. Questo tipo di case rappresenta la conoscenza di generazioni precedenti adattando le condizioni geografiche alla tecnologia delle costruzioni. Il villaggio di Masuleh è tra i villaggi più pittoreschi dell’Iran e, grazie al controllo costante del Ministero dei Beni Culturali, ha mantenuto intatto il suo fascino e il suo aspetto originario.
Pernottamento a Masuleh.
4°GIORNO: Masuleh – Bandar Anzali – Ardabil – Sarein
Dopo la prima colazione, partenza per la costa del Mar Caspio, dove si farà un’escursione in barca alla laguna di Bandar Anzali, una laguna costiera collegata al Mar Caspio da un canale navigabile nella quale l’acqua varia da dolce, vicino ai torrenti affluenti, a salmastra vicino alla foce sul mare. Questo luogo è famoso per la sua elevata biodiversità e per la fioritura del loto che avviene ogni estate.
Arrivo ad Ardabil, e visita al Mausoleo del mentore dei sufi Sheik-Safi-Eddin Ardebili (costruito nel XV secolo e oggi Patrimonio UNESCO), uno dei più importanti santuari in Iran. Il sito comprende un percorso che conduce al santuario in sette zone che riflettono le sette fasi del misticismo sufi, separate da otto porte che rappresentano gli otto atteggiamenti del sufismo. Il sito comprende anche facciate e interni riccamente decorati, nonché una notevole collezione di oggetti antichi esposti nella sala laterale accanto alle tombe di Sheikh Safi e Shah Isma’il, il fondatore della dinastia dei safavidi.
Visita del bazaar di Ardebil, un punto cruciale del commercio perché connetteva la via di Tabriz ai paesi che si affacciavano sul Mar Caspio.
Ardabil Bazaar è un bazar costruito durante la dinastia safavide ad Ardabil , nell’Iran nord-occidentale .
Nel IV secolo gli storici descrissero il bazar come un edificio a forma di croce con soffitto a cupola. Fu costruito durante la dinastia safavide dal 16° al 18° secolo e ristrutturato durante la dinastia Zand nel 18° secolo.
Dentro e intorno all’Ardabil Bazaar ci sono molti caravanserragli e locande, di proprietà della tenuta del santuario della dinastia safavide , e moschee, alcune delle quali furono dotate da Ata-Malik Juvayni (1226–1283) per il santuario Shaykh Safi. Il ricavato dei numerosi negozi, stabilimenti balneari e locande del bazar di proprietà della tenuta del santuario viene utilizzato per la manutenzione dei santuari.
Pernottamento a Sarein.
5°GIORNO: Sarein – Tabriz
Dopo la prima colazione, partenza per Tabriz, capoluogo della Regione dell’Azerbaijan Orientale. Visita di Tabriz, con il Museo Archeologico che, dopo il Museo Nazionale dell’Iran a Tehran, ha la più grande collezione di reperti risalenti diversi periodi della storia dell’Iran.
Tabriz distrutta più volte nel corso dei secoli dagli uomini e da ricorrenti terremoti, Tabriz ha un limitato interesse turistico se si eccettua la moschea blu e il suo bazar, uno dei più vasti del Medio Oriente. Costituisce comunque una tappa obbligata per quanti si recano via terra in Iran dalla Turchia o, in modo ancora più avventuroso, dai confinanti stati dell’Armenia e dall’Azerbaigian.
Maggiori informazioni su questo tour
La quota comprende:
- Trasferimenti da/per aeroporto
- Pernottamenti come da programma
- Lettera d’invito per l’ottenimento del visto d’ingresso in Iran
- Autorizzazione della Polizia Turistica per il tour in Iran
- Trasporto privato con A/C
- Guida locale professionale con ottima competenza della lingua italiana in Iran e Armenia
- Visite ed escursioni come da programma
- Pensione completa con acqua inclusa ai pasti dalla colazione del secondo giorno alla cena del tredicesimo, oltre a caffè, tè e dolci locali sempre presenti nel mezzo di trasporto.
- Ingressi ai siti e ai musei previsti
- 1 bottiglia d’acqua al giorno a testa
- Cena con spettacolo a Yerevan
- Biglietti della funivia di Tatev
- Incontro con una famiglia Molokan
- Pranzo con degustazione di vini locali, vodka fatta in casa e brandy
- Degustazione di formaggi a Noratus
- Tasse locali
La quota non comprende:
- Biglietto aereo internazionale
- Visto consolare iraniano
- Mance
- Assicurazione
- Bevande alcoliche e spese personali
- Tutto quanto non espressamente indicato alla voce “La quota comprende”
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