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Cosa è incluso
Laos: un patrimonio dell’Umanità tutto da scoprire
Dichiarato nel 1995 Patrimonio dell’UNESCO, il Laos ha aperto i suoi confini al turismo raggiungendo nel 2014 più di 4 Milioni di visite. Il Laos è diventato una meta turistica famosa apprezzata da tutti coloro che cercano uno stile di vita rilassato ed in equilibrio con la natura.
Il Laos è un paese che si nutre di spiritualità buddista. I suoi abitanti, i laotiani, sono un popolo allegro e colorato, con gesti lenti e armoniosi che ricordano il movimento degli elefanti, simbolo del Paese. Altro simbolo del Laos è il bufalo, il quale è parte integrante della vita domestica e lavorativa dei laotiani, insieme proprio agli elefanti.
La Repubblica popolare del Laos è senz’altro una meta eco-turistica, con tanta natura, villaggi nascosti tra le montagne e fiumi che scorrono lungo le valli. Il suo territorio fa parte dell’Indocina orientale, senza alcun sbocco sul mare, ed è abbracciata da grandi Paesi: Cina, Vietnam, Birmania, Cambogia e Thailandia.
Passeggiando per le stradine di Luang Prabang si respira un’atmosfera d’altri tempi. Uno sguardo nostalgico ad un’Indocina idilliaca che forse non è mai realmente esistita. Le case in stile coloniale, ricamate con legno di sandalo, sono ordinate e pulite. Un’infinità di templi risalenti a tutte le epoche storiche si susseguono lungo la via principale e solo salendo i 600 gradini della collina di Phu Si è possibile ammirare questa preziosa città nel suo complesso, dall’alto. Prima che sorga il sole, ogni mattina, centinaia di monaci scalzi partecipano alla questua. Camminano silenziosi, in fila indiana, tra templi e stupa, raccogliendo le offerte in cibo dei devoti.
Più a sud, la capitale Vientiane o Vien Chang (città del sandalo) è adagiata su una grande ansa del Mekong a forma di mezzaluna. Ristoranti multietnici, bar, bistrot e mercatini illuminano fino a tarda sera il lungofiume. I grandi viali che confluiscono attorno al Patuxai, l’Arco di Trionfo laotiano, ne svelano il passato coloniale, quando era il quartier generale francese, alla fine dell’Ottocento. Poco lontano dal centro il Pha That Luang, gigantesco stupa dorato che, secondo la leggenda, conterrebbe un capello del Buddha, rispecchia la grande religiosità del popolo laotiano.
Ma è nell’estremo sud del Paese, dove il Mekong forma un immenso delta interno detto Si Pah Dhon (le 4000 isole), che si varca il territorio dell’antico regno Khmer pre-ankoriano. Il tempio-collina di Wat Phu, sulla sponda destra del Mekong, nei pressi di Champasak, risale al VII secolo e racconta la storia della prima capitale Khmer e della via reale che condusse i primi imperatori da qui fino ad Angkor, nell’attuale Cambogia.
Con piccole imbarcazioni si entra nel labirinto delle 4.000 isole dove la vegetazione lussureggiante ricopre ogni scoglio. I bufali nuotano lungo le rive e piccoli accampamenti stagionali di agricoltori-pescatori si alternano a villaggi stabili che vengono risparmiati dalle piene del fiume durante il monsone. Risaie brillanti e simmetriche tappezzano le isole principali di Don Khone e Don Det dove gli abitanti conducono una vita legata ai ritmi della natura, alla religione buddista e ai capricci del Mekong.
La frontiera cambogiana è anticipata dal fragore delle cascate Phapheng, letteralmente “La Voce”, che portano l’acqua del Mekong nelle vaste pianure meridionali, attraverso la Cambogia fino in Vietnam. I grandi imperi Champa, Funan e soprattutto Khmer, che si divisero il territorio indocinese nel millennio dopo Cristo, devono sicuramente la loro fioritura e il loro sviluppo alla presenza abbondante dell’acqua.
Clima tropicale, piene stagionali e controllabili unite ad una grande abilità di canalizzazione ed irrigazione del territorio, portarono al progresso di queste grandi civiltà che scomparvero solo con l’avvento dell’era coloniale.
La prima rivista a nominare il Laos che prediamo in considerazione è la britannica Wanderlust. Secondo la sua redazione, il Laos è tra le 20 mete imperdibili del 2023, in posizione numero sei davanti al Vietnam all’ottavo posto ed unico altro paese del sudest asiatico presente. Tra le attrazioni da non perdere del Laos, Wanderlust cita Luang Prabang con i suoi templi, Vientiane ritenuta avere un fascino parigino, Vang Vieng, Phonsavan e la meno conosciuta, almeno dal turismo internazionale, Savanankhet. Il nord del Laos si conferma ancora come il motore turistico del paese.
Un aspetto sottolineato da Wanderlust è quello del clima, infatti si evidenzia come il mese di gennaio in Laos permetta di combinare la stagione secca con un clima fresco, grazie alle altitudini del paese. I visitatori potranno quindi godere della quasi totale assenza di pioggia, senza tuttavia il caldo a tratti soffocante che si potrebbe trovare in altri paesi della regione. La temperatura media tra novembre e gennaio in Laos si aggira sui 24° nel nord del paese, mentre è qualche grado più alta nella sua parte meridionale, dove tuttavia potrai rinfrescarti nel “mare” del Laos: la zona chiamata delle 4000 isole.
Altra rivista che ha sottolineato come il Laos rientri nelle mete imperdibili per il prossimo anno è il celebre National Geographic, facendolo rientrare in una lista di 25 località da visitare nel 2023. In questo caso i criteri di selezione sono un po’ diversi, infatti il National Geographic ha previsto cinque categorie al cui interno sono state selezionate cinque mete. Il Laos è stato inserito nella categoria community, che ha preso il posto di quella sostenibilità, insieme ad Alberta (Canada), le isole del Dodecanneso (Grecia), Milwaukee (USA) ed infine lo stato africano del Ghana.
A guidare la scelta del National Geographic è stata l’inaugurazione della nuova ferrovia che unisce Vientiane e Luang Prabang ritenuta dare la possibilità di visitare più facilmente le zone settentrionali del paese nonché essere una fonte di guadagno per le popolazioni locali. Le motivazioni poi prendono in esame il fatto che molti villaggi del Laos siano situati lungo i fiumi, dando modo ai visitatori di raggiungerli ma allo stesso tempo schermandosi al turismo di massa.
Visitare questo paese, fuori dal mondo occidentale, è come un tuffo in una realtà parallela ma nettamente distante da noi. Un’esperienza che va fatta: arte e religione fuse fra loro, panorami mozzafiato, una popolazione sorridente ed accogliente e cibo tipico, renderà questo viaggio un vero ricordo indelebile.
Il miglior periodo va da novembre a marzo, con clima fresco ed asciutto. Da maggio a fine ottobre il monsone provoca frequenti piogge, e pertanto non è consigliabile visitarlo, come fanno molti Tour Operator italiani.
La frontiera tra Thailandia del nord e Laos si attraversa a piedi. Poche centinaia di metri e si giunge al cospetto della “Madre delle Acque”, il Mekong. Con le sue rapide impetuose e le sue anse più tranquille il fiume ha intagliato nelle montagne un confine naturale che separa i due Paesi asiatici per quasi duemila chilometri.
Le sue acque sono silenziose testimoni del susseguirsi di grandi imperi, di battaglie epiche e del fiorire di antiche civiltà come quando il Laos si chiamava Lan Xang, il regno da “Un Milione di Elefanti”, nel XIII secolo.
1° giorno: partenza dall’Italia
Ritrovo dei partecipanti in aeroporto di Roma Fiumicino o altre città, e partenza con volo di linea con scalo. Pasti e pernottamento a bordo.
2° giorno: Luang Prabang
Arrivo nelle prime ore del pomeriggio e trasferimento all’hotel.
Allora la capitale era Luang Prabang, la “casa del Phra Bang”, una statua del Buddha tutta d’oro, dono dell’ultimo imperatore Khmer, Suryavarman VII al re di Luangprabang, Fa Ngum. Ancora oggi il mitico Buddha abita in uno dei templi di questa tranquilla cittadina che si allunga su una penisola tra il Mekong e il Nam Kham.
Situata tra i fiumi Nam Khan e Mekong, Luang Prabang è una cittadina incantevole ricca di antichi templi e costruzioni in stile coloniale. Tutta la città, nel 1995, è stata dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità.
Cerimonia Baci
Nel tardo pomeriggio verrete accompagnati in una casa di locali per prendere parte alla cerimonia del Basi. Il Basi è un rito antichissimo che deriva dall’animismo e che viene celebrato per cacciare gli spiriti malvagi e propiziare fortuna viene tenuto spesso dai capi villaggio o da veri e propri sciamani.
Il rito viene celebrato in maniera autentica e tradizionale e termina con l’usanza di legarsi dei braccialetti di cotone bianco ai polsi come simbolo di protezione.
I Laotiani credono che un essere umano sia un’unione di trentadue organi, ognuno ha uno spirito o Khuan (la parola lao per spirito) per proteggerli. Questi spiriti spesso vagano fuori dal corpo causando uno squilibrio dell’anima che potrebbe portare a una malattia. La legatura del braccialetto di cotone bianco al polso rappresenta la legatura dei 32 spiriti al corpo, rimettendoli in armonia e portando fortuna e prosperità.
Cena in ristorante locale o nella famiglia che ci ospita per la cerimonia baci e pernottamento in Luang Prabang.
3° giorno: Luang Prabang – Full day city tour
Questa mattina subito dopo la prima colazione vi dedicherete alla visita di Luang Prabang, antica capitale del Regno del Milione di Elefanti, questa meravigliosa cittadina è stata per secoli uno dei più grandi centri di cultura buddhista della regione. Divenuta Patrimonio UNESCO nel ’95, Luang Prabang mantiene ancora intatta la sua atmosfera fuori dal tempo tra i suoi spettacolari templi e bellissimi edifici in stile coloniale francese.
Inizierete il vostro city tour con una visita al Royal Palace Museum, dove vi immergerete nella quotidianità delle ultime famiglie reali che hanno governato il Laos prima della presa al potere dei Phatet Lao. Dopo il palazzo Reale sarà la volta della Huan Chuan Heritage House dove potrete ammirare il fascino architettonico di questo edificio ed apprendere le connessioni storiche in comune con il palazzo reale.
A seguire visiteremo il magnifico Wat Xiengthong con il suo particolare tetto che è un esempio della classica architettura tipica dello stile Lanexang.
Pranzo in ristorante locale e visita al bellissimo Wat Mai il più grande e riccamente decorato dei templi di questa città e stupa di Wat Visoun, il “Monastero del Cuore Fiorito” che trasuda serenità.
Subito dopo andrete all’ Arts and Ethnology Centre per capire meglio quali minoranze etniche popolano il Laos e quali sono il loro costumi e tradizioni.
Per concludere in bellezza la giornata salirete sulla cima del Mount Phousi, per una piacevole esplorazione dei segreti dello stupa dorato e per godersi la spettacolare vista della città e del Mekong durante il tramonto.
Cena in ristorante locale e pernottamento in Luang Prabang.
4° giorno: Luang Prabang – Questua dei monaci – Escursione sul Mekong – Pak Ou
Questa mattina presto prima dell’alba, prenderemo parte al Tak Bat o questua dei monaci, ovvero un rituale Buddista antichissimo che ancora oggi in Luang Prabang viene seguito dai locali. Inizia con il sorgere del sole la processione dei monaci tra le strade di Luang Prabang, infila passano di strada in strada uscendo dai tantissimi templi situati nel centro storico. E’ emozionante, unico, il silenzio è interrotto dai galli nei cortili che cantano l’alba del nuovo giorno.
Prima di rientrare in albergo per la colazione è possibile andare a visitare un mercato locale.
Prima colazione in hotel e visita al Phousi Market, dove potrai trovare pelle di bufalo secca, tea locale, verdure e prodotti tessili delle tribù.
Dopo pranzo saliremo a bordo di una barca per una stupenda navigazione sul fiume Mekhong. Lungo il percorso ci fermeremo a visitare le famose Pak Ou Caves. Godrai di uno splendido scenario naturale, lungo il percorso e osserverai i pescatori locali e le attività quotidiane lungo il fiume. Le grotte di Pak Ou, localmente chiamate Tam Ting, sono piene di migliaia di statue di Buddha laccate in oro. Le grotte sono famose per le loro sculture di Buddha in miniatura. Centinaia di figure buddiste in legno assumono molte posizioni diverse, tra cui meditazione, insegnamento, pace, pioggia e sdraiata.
Lungo la strada del ritorno ci fermeremo presso il villaggio di Ban Muangkeo, famoso per i suoi lavori tessili e la produzione del whisky di riso.
Cena in ristorante locale e pernottamento in Luang Prabang
5° giorno Luang Prabang – MandaLao Sanctuary – Therapeutic Trek – Cascate Kuang Si
Dopo colazione incontro con la nostra guida specializzata sugli elefanti e vi trasferiremo in una splendida oasi di elefanti a soli 40 minuti da Luang Prabang.
“Votata come una delle migliori attività con gli elefanti del Sud Est asiatico questo elephant Camp opera nell’assoluto rispetto per il simpatico pachiderma, non prevede quindi nessuna attività di Riding in quanto non considerata etica. “
Lungo il tragitto la nostra guida vi fornirà una breve introduzione a se stesso e al santuario aperto di recente. All’arrivo incontrerai uno dei direttori del Elephant Sanctuary che ti fornira’ molti dettagli con alcune storie affascinanti sugli elefanti e il loro rifugio. Imparerai le sfide che hanno affrontato e come stanno imparando a migliorare la situazione di un elefante alla volta. A seguire , attraverserai il fiume in barca, dove incontrerai 2 elefanti asiatici adulti!
La tua guida ed i mahout ti aiuteranno a nutrirli e più tardi a fare il bagno con queste maestose creature nel fiume.
Successivamente, seguirai gli elefanti in una passeggiata di 1 ora attraverso risaie e insenature serpeggianti durante i quali vedrai il legame unico tra i mahout e i loro elefanti mentre la guida spiega di più sull’incredibile storia che il Laos ha con l’elefante.
Dopo aver salutato i tuoi amici pachidermi, tornerai al campo dove ti aspetta un gustoso pranzo a base di specialità locali.
Altra incredibile bellezza che caratterizza il Laos sono le Cascate di Kuang Si. Piscine naturali dall’acqua limpidissima e cristallina, cascate alte 30 metri e percorsi impervi nella natura più incontaminata..il colore turchese dell’acqua con uno sfondo di bianche scogliere calcaree conferisce alla cascata un aspetto magico.
Nei pressi della cascata è anche possibile visitare il Bear Rescue Centre ovvero un organizzazione che protegge un particolare esemplare di orso Asiatico.
Bocce e cena in ristorante locale
In Laos è chiamato Petanque: è in pratica il gioco delle bocce molto popolare tra i laotiani rappresenta un modo unico e divertente per entrare in contatto con la popolazione locale in maniera autentica e divertente.
Dopo qualche partita e aver consumato qualche birra insieme agli abitanti del posto andremo in un ristorante locale “ SinDat” più comunemente un BBQ lao molto popolare tra gli abitanti del posto in una zona esterna al circuito turistico.
Pernottamento a Luang Prabang
6° giorno: Luang Prabang – Vang Vieng
Prima colazione, e partenza per Vang Vieng; la strada di montagna offrirà viste spettacolari conviene quindi tenere la macchina fotografica a portata di mano.
La prima sosta sarà nella località di Houi Hei dalla quale potrete ammirare una stupenda vista delle montagne attorno, a seguire vi dirigerete al villaggio Khmu di Ban Kiu Kam Pone dove potrete interagire con una delle piú particolari minoranze etniche della zona.
Lao theung sono un gruppo di popolazioni che abitano le zone basse delle montagne, da qui deriva il significato del loro nome: “lao medio”(delle terre intermedie). Le tribù ad oggi ancora esistenti come i Loven, i Khmu e i Catang, si trovano lungo le valli del Mekong. Secondo un censimento degli anni ’80, i Lao theung sarebbero circa il 24% della popolazione laotiana.
Quello che rende speciali queste tribù non è solo il loro modo di vivere e adattarsi all’interno di una natura dominante, ma soprattutto per le loro usanze e costumi. Le donne indossano vestiti colorati e le loro teste sono adornate a festa con fiori e foglie intrecciate tra le fila di perline colorate e simpatici pon pon. Anche gli uomini portano dei copricapi colorati e dalle strane forme, con nastri neri e perline.
Visitate uno di questi villaggi e sicuramente avrete l’opportunità di assaggiare il “lao lao”(distillato di riso), una tipica bevanda nazionale, mentre un gruppo di uomini locali suona il “Khen”, strumento musicale tradizionale rurale.
Per concludere la mattinata vi fermerete a Phou Phueng Fa da qui potrete ammirare una delle piú spettacolari viste dell’intero Laos e pranzo in ristorante.
Dopo pranzo ripresa la strada per Vang Vieng visiterete Ban Hin Ngon un pittoresco villaggio Hmong e prima di arrivare a destinazione ci sarà la possibilità di fermarvi aL Phatang Mountain view point.
Lungo gli argini del fiume, tra coltivazioni di arachidi, ortaggi, banane e alberi di tek, spuntano i villaggi Hmong, uno degli oltre trenta gruppi etnici che punteggiano il nord del Paese. Hanno caratteristiche somatiche mongolico-tibetane e preferiscono abitare le aree montuose qui nel sud della Cina, da dove fuggirono originariamente.
Arriverete a Vang Vieng nel tardo pomeriggio. Cena e pernottamento in hotel a Vang Vieng.
“Van Vieng, il suo paesaggio mozzafiato con una miscela di acque tranquille e affioramenti calcarei rimane incontaminato, nonostante i recenti sviluppi con l’avvento del turismo.”
7° giorno: Vang Vieng – Escursione in barca – Vientiane
Prima colazione e partenza per l’escursione della strada pianeggiante che passa attraverso le colline carsiche offrendo un paesaggio unico e meraviglioso.
Dopo circa mezz’ora di viaggio, arriviamo alla bellissima laguna blu, dove puoi fare un tuffo nelle sue fresche e rinfrescanti acque.
C’è anche la possibilità di salire alla Grotta di Tham Phoukham, che vanta una vasta caverna e imponenti stalagmiti.
Continuiamo quindi con il veicolo privato per tornare a Vang Vieng e in una fattoria biologica, dove potrete gustare un delizioso pranzo con vista sul fiume Nam Song.
Nel primo pomeriggio salirete a bordo di piccole imbarcazioni e navigherete il Nam Song River, godendovi l’avventura ed il magnifico paesaggio circostante.
Terminate le attività raggiungerete la Capitale Vientiane percorrendo la nuova autostrada.
Cena in ristorante locale e pernottamento in Vientiane.
OPZIONALE: Gita in Mongolfiera all’alba: USD 190,00 per persona
Alle prime luci del sole verrete accompagnati al punto di decollo nella splendida valle del Nathong che è circondata da spettacolari colline coperte di una fitta vegetazione.
Incontrerete il vostro pilota per un briefing sulla sicurezza.
Dopo aver effettuato tutte le procedure di partenza decollerete godendovi un meraviglioso volo in mongolfiera ammirando il paesaggio circostante ed il sole che lentamente sorge da dietro le colline. Dopo un volo da circa 45 min, il pilota guiderà il pallone aerostatico verso un atterraggio gentile dove l’equipaggio esperto sarà in attesa di completare la celebrazione vi sara’ consegnato un attesto di volo.
Nota: per ragioni di sicurezza il volo in mongolfiera si svolge solo in ottimali condizioni metereologiche; in caso non si possa volare verra’ rimborsato l’intero importo.
8° giorno: Vientiane – Pakse – Tadlo
Dopo la Prima colazione trasferimento all’aeroporto di Vientiane per il vostro volo diretto a Pakse.
Appena arrivati sarete accolti e subito dopo trasferimento verso il Bolaven Plateau, un fresco altopiano affacciato sulla valle del Mekong. Visiterete una piantagione di tea e a seguire la maestosa cascata di Tad Fan. Inoltre visiterete una piantagione di caffe dove oltre che a passeggiare per le piantagioni vedrete come vengono elaborati i chicchi di caffè prima di essere venduti al mercato.
Nelle soste successive visiterete due villaggi di minoranze etniche, il primo sarà Ban Bong Neua ovvero un villaggio Alak e il secondo sarà Ban Kokphung ovvero un villaggio Katu, entrambi famosi per la loro tradizione di lasciare le bare sotto le proprie abitazioni.
Nel pomeriggio giungerete a Tad Lo, dove vi attende un’altra meravigliosa cascata, da qui verrete trasferiti a Champasak. Pranzo in ristorante e cena in hotel a Champasak.
9° giorno: Champassak – 4000 Island – Khong Island – Champassak
Prima colazione e partenza per il porto designato dove salirete a bordo di una barca tradizionale che vi porterà alla scoperta delle 4.000 isole.
Le 4000 isole, nella lingua locale Si Phan Don, è un’area disseminata di isole più o meno grandi adagiate sul fiume Mekong, nel Sud del Laos, al confine con la Cambogia. Nonostante l’elevato numero di isole ( che varia a seconda della stagione, dato che durante quella delle piogge il Mekong ne sommerge molte ), fondamentalmente ne esistono tre di principali: Don Det, Don Khone e Don Khong.
Questi luoghi, nonostante siano molto gettonati tra i viaggiatori che si trovano in questa zona del Laos meridionale, hanno saputo mantenere un aspetto e un’atmosfera davvero autentici, dove la vita scorre ancora semplice, isolata e placida, perfetti per qualche giorno di totale relax, tra una ricca vegetazione e il fiume Mekong come protagonista principale.
Sempre su quest’isola, subito dopo il ponte che la collega a quella di Don Det, è presente una vecchia locomotiva francese. Altra attrazione delle 4000 isole sono i delfini di fiume del Mekong, anche se ormai in via d’estinzione.
Il primo stop sarà presso la bellissima Khone Island, dove una volta arrivati, avrete occasione di ammirare diverse case coloniali, la prima stazione ferroviaria Laotiana con la sue locomotive fatta per bypassare la barriera naturale delle cascate durante l’epoca del colonialismo francese e il fiorente commercio con la Cina.
A seguire raggiungerete la bellissima cascata di Liphi, conosciuta anche come Samphamith, che forma una linea di frontiera naturale tra il Laos e la Cambogia. Visita della campagna circostante e intraprendiamo un lungo giro in barca nellazona di Don Khone, che ti porta a visitare i resti del periodo francese, la cascata di Liphi o è detta anche “il corridoio del diavolo”.
Da Khone Island riprenderete la barca che vi porterà sulla terra ferma e per poi raggiungere via terra le famose cascate di Khone Phapeng ovvero le più grandi cascate del Sud Est Asiatico, conosciute anche come ‘Niagara of the east’.
Questo è davvero uno spettacolo impressionante con una natura meravigliosa vicino al confine tra Laos e Cambogia, che pullula di fauna selvatica che rende questa zona una delle destinazioni più mozzafiato del Laos.
L’atmosfera generale che si respira nelle 4000 isole in Laos è davvero unica, a tratti straniante, un’immagine da idillio campestre, in cui ci si sente un pò fuori da tutto.
Appena finite questa visita ritornerete via terra a Ban Muang dove a bordo di un traghetto raggiungerete Champasak.
Pranzo in ristorante locale e cena in hotel.
10° giorno: Champassak – Wat Phou – Vientiane
Prima colazione e visita del bellissimo tempio pre-Angkorian di Wat Phu, considerato uno dei piú bei templi del Sud Est Asiatico. Antico avamposto Khmer, il Wat Phu è divenuto poi nel corso dei secoli un importante luogo di culto buddhista; le strutture risalgono al 11 secolo DC anche se il luogo era considerato sacro a partire dal 5 secolo DC.
Il complesso e’ costruito alle basi del monte Phou Khao considerato sacro per la sua forma che ricorda il Lingan ( forma fallica).
Pranzo incluso in corso di escursione.
Terminata la visita, volo in direzione di Vientiane.
11° giorno: Vientiane – Buddha Park
Prima colazione e tour della città, l’attuale capitale Vientiane si affaccia sulle sponde del Mekong, originariamente chiamata Viang Chang (La Città della Luna) divenne la capitale del regno del milione di elefanti nel 1560 durante il regno di Re Setthatirath.
Il Tour della inizia partendo dal suo tempio piú antico ovvero il Wat Sisaket con le sue migliaia di statuette in miniatura raffiguranti il Buddha e quello che una volta era il tempio reale di Wat Prakeo, che in passato custodiva la famosa immagine del Buddha Smeraldo (Emerald Buddha).
Visiterete anche uno dei preziosi patrimoni culturali del Laos ovvero il famoso e sacro That Luang Stupa, continuando poi verso l’imponente Patuxay Monument, anche conosciuto come Arco di Trionfo.
La prossima visita vi porterà’ alla COPE ovvero un centro di riabilitazione per persone vittime delle bombe inesplose, lanciate in un vasto territorio nel Laos durante la Guerra del Vietnam. Ad oggi questo è uno dei più grandi dei problemi che il Laos deve affrontare .
L’ultima visita sarà quella del Buddha Park che si trova ad circa 30 minuti dalla città situato sul sponde del fiume Mekong, dove potrete ammirare un interessantissima collezione di sculture Buddiste e Hinduiste.
Pranzo incluso nell’escursione.
Terminata la visita in base all’ orario del vostro volo di partenza sarete accompagnati in aeroporto per il rientro in Italia. Volo con scalo.
Cena e pernottamento a bordo.
12° giorno: Rientro in Italia
Arrivo in Italia e fine dei servizi.
Di più Laos
Maggiori informazioni su questo tour
La quota comprende :
- Voli di linea in classe economica franchigia bagaglio 20 kg
- Voli Vientiane – Pakse-Vientiane a.r. in classe economica
- Trasferimenti con bus e autista privati
- Navigazioni inserite nel programma
- Hotel 3*** e 4**** (anche boutique hotel e charming)
- Guida in lingua italiana per tutta la durata de tour
- Gioco di Petanque
- Cerimonia Baci giorno di arrivo
- Spese di ingresso a siti, parchi, templi indicati in programma
- Kit da viaggio
- Accompagnatore dall'Italia dei Viaggi di Giorgio
La quota non comprende:
- Visto all'arrivo 35,00 USD per Pax + una fototessera
- Mance, bibite e altre spese extra personali
- Pasti non indicati e visite non espressamente previste in programma
- Tasse aeroportuali soggette a riconferma pari a euro 390,00
- Quanto non espressamente menzionato in “la quota comprende”
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