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Cosa è incluso
ARTICO E MAGIA – ROROSMARTNAN
Un Viaggio indietro nel tempo
Cultura e tradizioni norvegesi.
Tra aurore boreali e paesaggi nordici
Nelle Terre dei Sami Patrimonio Umanita’
Tra animali preistorici
Il richiamo della foresta è molto forte a queste latitudini. Un atmosfera magica e quasi irreale ci porterà indietro nel tempo. Tutte le attività della settimana saranno prevalentemente outdoor, all’aperto. Proveremo l emozione di guidare una propria slitta trainata da 4 a 6 bellissimi cani , andremo a visitare il paese incantato di Røros, Patrimonio Mondiale dell’Unesco esploreremo le foreste di betulla ed i plateau innevati tra la Norvegia e la Lapponia svedese.
Rispetto ad altre perle norvegesi la cittadina di Røros non è ancora diventata destinazione del turismo di massa, ma nasconde un fascino sui generis dettato da una storia intrecciata con le miniere di rame che ne hanno determinato la fisionomia, il paesaggio urbano e la tavolozza cromatica. Proprio grazie a questa peculiarità il nucleo centrale di Røros è dagli anni Ottanta considerato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, e nei giorni scorsi questo fregio è stato esteso anche al resto della comunità.
Unica nel suo genere, la città mineraria è in realtà un centro moderno dove la gente vive e lavora nel bel mezzo del patrimonio Unesco. Fondata nel XVII secolo e sfruttata per oltre tre secoli per le sue miniere, fino al 1977, Røros è stata completamente ricostruita dopo la distruzione delle truppe svedesi nel 1679. Conserva un’ottantina di case le cui facciate di legno annerito donano al paese un aspetto medievale.
Anche il paesaggio circostante è speciale e dall’eccezionale valore culturale. Si susseguono i colori della Norvegia lontana dai fiordi: ocra, marrone, blu, grigio antracite. Dagli alti cumuli di scorie di carbone si potrà ammirare il panorama della città. Nei siti di Nyberget e Olavsgruva si può osservare come venivano trasportate le pietre estratte dalla miniera nell’antichità, fino a tempi più moderni e si rivivono tre secoli anni di storia mineraria a 500 metri nel cuore della montagna e 50 metri sotto la superficie.
Durante l’Inverno Polare le temperature scendono sotto lo zero e tutto è permeato dal
silenzio e con un po’ di fortuna da belle Aurore Boreali che si manifestano quando il cielo è terso e
buio ed a temperature rigide. Forniremo delle attrezzature termiche durante le escursioni.
Questa vacanza è adatta a tutti. L’ intento è di far conoscere l’Artico alle persone che non devono necessariamente essere degli atleti, sportivi etc. Tuttavia, il contesto in cui viviamo è fuori dalle mete turistiche e ciò significa che non siamo in un” villaggio turistico” ma tra mille chilometri di Riserve Naturali.
Le attività che faremo sono all’ aperto , alla slitta trainata dai cani dove guiderete una propria squadra, alle passeggiate sugli altipiani per osservare le luci del Nord. Qui si predilige il silenzio, la meditazione, l’ascolto della natura adatta a chiunque voglia vivere la vera magia del Grande Nord fuori dalle mete turistiche classiche, in un tempo senza tempo e dove gli orologi non hanno ragione di esistere. Gli spazi infiniti, usi e costumi diversi dai nostri, la magia di un paesaggio sempre bianco ci proiettano come in un’altra dimensione.
Non a caso questo mese di febbraio diventa “speciale “perché’ all’ interno del programma si
inserisce un evento che si verifica da ben centoquarantotto anni e che prende il nome di “ Rorosmartnan, ovvero il mercato di Røros un richiamo, un omaggio alla storia di queste genti che
vivevano la vita delle miniere, del freddo glaciale, dell’ isolamento e che vedevano nel mercato di un momento di aggregazione , di scambio culturale, di vendita dei loro manufatti . Nel 1600 non
esistevano strade, e le slitte pesanti, cariche di vettovaglie avrebbero potuto spostarsi solamente in presenza della neve, del ghiaccio, attraversando foreste e laghi ghiacciati per raggiungere , dopo
settimane di viaggio quella sorta di “ terra promessa” che rappresentava la cittadina di Røros – quindi il Rorosmartnan non e’ solo una semplice fiera ma diventa una rievocazione storica, dove
le slitte ed i cavalli diventano i protagonisti ed arriveranno da ogni angolo di Svezia e Norvegia come accadeva nel XV secolo. Essendo la stessa cittadina mineraria di Røros nata come delle
fattorie messe assieme fino a formare un villaggio, ogni angolo del centro presenta ancora le sue stalle, ed anche piccole e grandi aie dove si svolgevano e si svolgono per la fiera aste rurali, dove
nell’ attesa di aggiudicarsi qualche attrezzo agricolo si sorseggia il caffè accanto al fuoco, si canta e si balla.
Ma tutto questo non ci puo’ far dimenticare che ci troviamo tra due paesi – la Norvegia e la Svezia e che le nostre sistemazioni come l’altra parte del programma ci porta in Svezia nella regione dello Jamtland, nella municipalità dell’Harjedalen una delle zone più remote e solitarie della Svezia settentrionale, con un abitante per km quadrato. Qui andremo nel Rogen Nature Reserve per incontrare il bue muschiato, l’ultimo Testimone dell’Era Glaciale, con le sue foreste antiche e solitarie. Incontreremo anche la popolazione locale dei pastori Sami ed accanto al fuoco rievocheremo storie e leggende legate a questo popolo ed alle sue renne.
E’ possibile vedere l’ Aurora Boreale ma essendo un fenomeno naturale, non si può né programmare e né tanto meno l’uomo puo’ intervenire per farla apparire.
IMPATTO AMBIENTALE: Otto milioni di corone svedesi sono stati investite nel creare una delle regioni in Europa dove la motoslitta ha un basso impatto ambientale. La sentieristica è stata pianificata e strutturata in modo tale da non danneggiare la flora , la fauna e le renne al pascolo. Le aree sensibili e la fauna selvatica sono state protette. Grandi aree “noisefree” sono state create. Una precisa legislazione e`in vigore su tutta la sentieristica. Qui in “Funäsfjällen” – le nostra zona di partenza -i percorsi in motoslitta ( cinque metri di larghezza) sono continuamente curati da speciali mezzi e macchinari.
Questo programma vi porterà a conoscere una realtà locale viva e genuina. Ciascuna persona si troverà immersa in atmosfere arcane che ricordano molto i libri di avventura e di esplorazione tante volte lette sui libri
Un tour che NESSUN TOUR OPERATOR O AGENZIA VI POTRA’ MAI PROPORRE
La magia del’Artico va vissuta a contatto con una natura incontaminata. Il silenzio è la caratterista predominante insieme al rumore del vento e degli animali che abitano i boschi scandinavi quali : volpi, caprioli, alci, renne, linci i principali. Soggiornare in questi hotel, interamente in legno e dalle ampie finestre e`un toccasana per il cuore e per la mente. Il piacere di sedersi accanto alle finestre e guardare la neve cadere e’ un piacere antico come quello che avevamo da bambini, oramai dimenticato da chi vive nelle citta’. Qui non abbiamo inquinamento da luce artificiale e laddove esiste, le luci al led salvano il paesaggio illuminando cio’ che e’ essenziale. E cosi’ dalle finestre , si puo’ ammirare , nel buio piu’ totale , la volta celeste, la via lattea, i pianeti , meteoriti, e spesso l’ Aurora Boreale.
Le Case Nel Bosco
Il grazioso popolo dei boschi mi riceve cordialmente, i ruscelli ridono più forte quando arrivo. (Emily Dickinson)
1°GIORNO: ITALIA – NORVEGIA
Ritrovo dei partecipanti in aereoporto e operazioni volo diretto a Oslo.
Arrivo e proseguimento volo diretto a Roros.Incontro con la guida e trasferimento in hotel l’hotel o cottage, cena pernottamento.L’ arrivo sarà già un’avventura.Percorreremo settanta chilometri “Into the wild”, strada silenziosa la E84 tra i boschi di betulle e strade innevate.
Røros, caratteristico paese di montagna nel Trøndelag, è una delle più antiche città con case di legno in Europa e sito Patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO.
È famosa per essere un museo vivente che sussurra ovunque secoli di storia, dalle incantevoli stradine fin giù alle vecchie miniere di rame, come la Miniera Olavsgruva.
Røros fu fondata nel 1644, dopo le prime scoperte di giacimenti di rame nella zona. Nel corso degli anni divenne una delle città minerarie più importanti della Norvegia.
Gli abitanti di Røros hanno preservato il fascino originario della cittadina, con le case che risalgono al 1700 e 1800, e il paesaggio culturale che la circonda.Hanno anche ottenuto la certificazione di Destinazione sostenibile per il loro impegno nel ridurre l’impatto del turismo.Røros è anche una delle principali regioni in Norvegia per la produzione di cibi locali.Come il delizioso Pjalt, un specie di piadina tradizionale spesso servita con il tipico formaggio marrone.
Maglioni ai ferri e guanti di lana dei negozi locali o calde coperte e cuscini di Røros Tweed – tutte cose belle da avere quando la temperatura scende sotto zero.
Il magico mondo di Røros, una piccola citta` mineraria dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Unesco. La storia delle miniere ed i primi suoi abitanti in quella che viene definita la citta più fredda di tutta la Norvegia. Non per niente la Walt Disney ha trovato ispirazione per il suo cartoon ”Frozen – il Regno di ghiaccio” paesaggi artici addolciti dalle splendide case di Røros, interamente in legno e che portano i segni della storia di questa piccola comunità. Una comunità d’élite direi, fiera del suo presente e del suo passato, lo stesso Re di Norvegia, King Harald non disdegna di passare di qua in occasione delle competizioni di sci ed altri eventi cittadini.
Un proverbio svedese dice “non c’è un tempo cattivo ma un abbigliamento sbagliato”. Se ci vestiamo in maniera adeguata non c’è nulla da temere. Il freddo di queste zone è asciutto, schietto, senza umidità e quindi facilmente tollerabile.
hotel
2°GIORNO: Rogen Nature Reserve – Incontro con l’ultimo Testimone dell’Era Glaciale ed i Sami del Grande Nord
Prima colazione.Il Rogen Nature Reserve è una foresta quasi impenetrabile. Qui viene salvaguardato e protetto il bue muschiato, animale preistorico testimone dell’Ultima Era Glaciale avvenuta diecimila anni fa.Animali che grazie al loro manto, 12 strati, hanno resistito nel corso degli anni a temperature estreme. Questi animali prestorici, sacri per le popolazioni indigene del Grande Nord, hanno rischiato l’estinzione. Alcune specie sono protette e vivono indisturbate nella regione dell’Harjedalen, dove ci troviamo. In compagnia di un esperto naturalista locale scopriremo anche il mondo delle ghiandaie siberiane.
Incontreremo la guida che ci porterà a scoprire qualcosa di più su questo animale così affascinante.La Riserva Naturale del Rogen, un territorio selvaggio, battuto dai venti glaciali dove vivono indisturbati orsi, linci, renne, alci, aquile reali e ghiandaie siberiane.
Dopo la visita se le condizioni atmosferiche e della strada lo permettono potremo incamminarci fino alla sommità del Rogen per spaziare in nostro sguardo a trecentosessanta gradi sull’ immenso territorio.Rientro in hotel cena e pernottamento.
Possibilità di ammirare aurora boreale.
3°GIORNO: ROROSMARTNAN LA FIERA DI ROROS
Prima colazione in hotel.Questa giornata sarà dedicata alla fiera in Norvegia e partiremo di buon’ora per assicurarci i posti migliori.
In questa giornata, infatti, ci sarà l’apertura ufficiale della Fiera in cui una cerimonia con
tanto di discorso del Sindaco della città e rappresentanti locali inaugurerà questi cinque giorni di
festa. Visiteremo le vie principali, gli stand di artigianato e gastronomici.
La fiera invernale denominata ” Rørosmartnan” è un evento nazionale che richiama circa 75.000 visitatori ogni anno si svolge dal 21 al 25 Febbraio 2023 Durante questi cinque giorni Røros si trasforma in un mercato vivace e pieno di vita.
I duecentocinquanta espositori di artigianato e gastronomia locale saranno disposti lungo le vie della cittadina , Patrimonio Mondiale dell’ Unesco offrendo uno scenario unico nel suo genere. Gli abitanti della cittadina di Røros sono molto orgogliosi di mantenere viva la tradizione delle vecchie slitte che trasportavano mangimi e merci attraverso le montagne per ragiungere Røros . Alla cerimonia di apertura oltre ottanta slitte provenienti da Svezia e da cittadine limitrofe di Østerdalen , Hedmark , Gauldalen e Tydal parteciperanno alla sfilata dopo aver viaggiato per dieci giorni sulle slitte come un tempo.
Cortili e fattorie
Molti dicono che la vera essenza di Rørosmartnan si trova nei cortili , nelle aie di quelle che una volta erano le fattorie . Qui la gente era solita riunirsi dopo i lunghi viaggi per negoziare , ascoltare musica, ballare , raccontare storie , ridere e parlare , e dove i mercanti e visitatori scambiavano pareri ed opinioni. Durante la fiera queste tradizioni si perpetuano ; i cortili si trasformano in locande di campagna dove per cinque giornate si vive e si mangia come una volta
Di più EUROPA
Maggiori informazioni su questo tour
La quota comprende:
• Volo di linea in classe economica Roma-Oslo-Roma bagaglio 20 kG
Volo di linea Oslo-Roros-Oslo in classe economica bagaglio 20kg
• Assistenza locale e guida per tutto il soggiorno
• Transfer per tutte le escursioni
• Piccolo omaggio di benvenuto ai partecipanti
• Sistemazione in Hotel a mezza pensione (colazione e cena)
• Ingresso gratuito alla Spa dell’hotel (piscina e sauna)
• quattro escursioni guidate come descritte sopra
• Abbigliamento extra per escursione cani da slitta (guanti, tute termiche, scarponi) su
richiesta.
• Ingresso Rogen Nature Res
La quota non comprende:
• Tasse aereoportuali sino emissione dei biglietti aerei 70,00
Pranzo al sacco da preparare al buffet delle colazioni – 60 sek ( facoltativo)
• Tutto quello che non rientra nella voce “comprende"
La formula hotel è per coloro che amano l’ avventura ma sono attratti anche dalla cucina svedese. I trattamenti sono a pensione completa e le strutture di cui ci serviamo possono ospitare grandi gruppi in occasione di meeting, eventi particolari (es. matrimoni) disponendo di sala conferenza, chiesa, solarium, centro benessere, vasche termali all’ aperto. per occasioni speciali si allestiscono cene all’interno di tipiche tende Lavvo, ovvero quelle usate un tempo dai pastori Sami, popolo indigeno del Grande Nord.
La posizione di alcuni hotel è fuori dal centro abitato e spesso sorgono a ridosso di grandi laghi con viste spettacolari, oppure in collina, tra le foreste di betulla da dove si possono ammirare paesaggi mozzafiato nell’ incantevole scenario della tundra artica. Gli ambienti sono confortevoli , caldi , in legno , niente a che vedere con hotel a catena commerciale. E’ questo difatti il timore diffuso, quello di perdere la tipicità del luogo. L’ area in cui ci troviamo è fuori dai grandi circuiti turistici e questo permette agli ospiti di vivere in un clima genuino dove ogni angolo dell’ hotel racconta una sua storia. Da vecchie cartine geografiche ad utensili e sci di legno usati durante le grandi spedizioni del passato. Si può optare anche per un hotel semplice, informale con buona cucina tradizionale ed entrate gratuite a piscina e sauna. Le nostre sistemazioni sono anche nel piccolo centro rurale di Funasdalen- per coloro che prediligono un ambiente informale, familiare con camere standard e sempre con accesso gratuito a sauna e piscina, ed in inverno dotata di vasche termali d’ acqua calda all’ aperto, per rilassarsi davanti al lago ghiacciato.
Chi sono i Sami?Storia del popolo Sami
I Sami che nascono nomadi e hanno una storia ricca di tradizioni, sono una popolazione indigena di 70mila persone stanziata nella parte settentrionale della Fennoscandia, in un’area da loro chiamata appunto Sápmi, che si estende dalla penisola di Kola fino alla Norvegia centrale includendo anche le regioni più settentrionali della Finlandia e della Svezia. Sicché l’area così detta Sápmi è divisa dalle frontiere di quattro stati: Norvegia, Finlandia, Russia e Svezia dove sono rimasti in 17 mila e dei quali tremila si occupano dell’allevamento delle renne.
Nella Contea dell’ Harjedalen dove ci ci troviamo ci sono due comunità dei Sami che vivono di allevamento delle renne , artigianato e turismo. I Sami un tempo nomadi sono adesso moderni e stanziali e seguono le renne soltanto nei periodi della transumanza e in estate su le alture, dormendo nei loro tipici “Lavvo” ovvero delle tende o capanne con il caratteristica apertura in alto per il fumo prodotto dal braciere all’ interno dello spazio.
Alcuni definiscono i Sami come “un popolo senza storia”, ma non è così. La loro storia non e’ scritta sui libri ma si e’ tramandata oralmente di generazione in generazione, la troviamo nelle pitture rupestri e nei simboli incisi sui tamburi degli sciamani. La loro storia e’ legata alla natura ed alla migrazione dei branchi di renne . Durante il periodo della transumanza , ovvero durante la migrazione delle renne verso i pascoli invernali oppure estivi le famiglie Sami si riuniscono – ed insieme coinvogliano i loro animali in grandi recinti dove a seconda del periodo stagionale in cui ci troviamo provvederanno al censimento degli animali nati , al rito della marchiatura ( luglio ) a rivendicarne l’ appartenenza all’ una e all altra famiglia oppure alla macellazione ( a partire da agosto). Parte della carne sara’ per uso e consumo delle famiglie e parte verra’ destinata alla piccola e grande distribuzione. ( in Scandinavia la carne di renna come in generale la cacciagione – ha un ruolo predominante nella gastronomia nazionale.
L’ iconografia dei pastori Sami e’ strettamente legata al mondo sciamanico. Lo sciamano era colui che non solo prediceva il futuro ma attraverso il tamburo sacro fungeva da tramite tra i Sami e l’ inconoscibile, ovvero il mondo ultraterreno. Ma gia’ dal XVII secolo, con primi cristiani che arrivarono su queste terre la pratica dello sciamanesimo fu bandita, i tamburi bruciati, ed i Sami obbligati ad adottare la lingua ed i costumi dei nuovi arrivati. Pitture rupestri ci spiegano una civilta’ fortemente legata alla simbologia ed a figure che rappresentano la vita di tutti i giorni.
Originariamente cacciatori e raccoglitori i Sami si spostavano da un luogo ad un altro con l’ ausilio di slitte trainate da renne affrontando inverni terribili seguendo appunto gli animali durante la transumanza . Da qui e’ facile intuire come l’ Universo di questo popolo fosse legato agli inevitabili cambiamenti stagionali . Nell’ Era moderna le cose sono cambiate. I Sami sono divenuti popoli stanziali ma durante la stagione seguono comunque le renne nel loro percorso migratorio.
Il linguaggio della neveUn importanza vitale per i pastori Sami!
Capire la consistenza della neve e la sua evoluzione ha un importanza vitale per i pastori Sami. La neve è un prerequisito per la mobilità, il monitoraggio,visibilità e disponibilità di piante da pascolo come licheni ed erbe. Uno studio recente ha individuato ben 18 tipi di neve nel linguaggio dei Sami moderni ma tre sono tuttavia i fondamentali:
Neve fresca – anche se faticosa da percorrere permette ai Sami di individuare lo spostamento dei branchi grazie alle tracce lasciate. Neve granulosa ( tra gennaio ed aprile) tipica dei periodi particolarmente freddi e che si deposita sul primo manto nevoso, quasi a contatto con il terreno e permettera’ agli animali di procacciarsi i licheni ed avere acqua fresca visto la tendenza a sciogliersi facilmente. Anche il vento modifica la consistenza della neve. Venti freddi rompono infatti le particelle nevose creando cosi’ manti nevosi molto duri e spessi dai cinque ai dieci centimentri. In questo modo gli animali avranno difficolta’ a reperire il cibo, gli spostamenti saranno certamente più facili e richiederanno maggior sforzo ed attenzione per i Sami nel cercare di individuarle. Questo tipo di condizione della neve si evolve in lastre facili a rompersi . Ed infine neve ghiacciata uno strato di ghiaccio che può essere spesso da millimetri a diversi centimetri ed è il risultato del congelamento della neve bagnata dopo un periodo di clima mite e / o pioggia sulla neve . Questa condizione e’ anch’ essa pericolosa per l approvvigionamento degli animali.
Le renne percorrono ogni anno rotte ben precise seguendo l’ istinto. I Sami non possono fare altro che aiutarle e monitorarle durante la migrazione – per questo qualsiasi impedimento che gli animali potrebbero trovare durante il cammino – costruzione di impianti eolici, dighe, tracciati turistici – sarebbe devastante per gli animali e per il popolo dei Sami costretto a deviare forzatamente le rotte naturali con l’ ausilio di mezzi di trasporto e con un grande dispendio di denaro. L’ esproprio delle terre da parte dei latifondisti non sono eventi rari e ne casuali – visto le rcchezze dei suoli scandinavi sia in termini di risorse minerarie e di spazi aperti. Da qui conflitti secolari tra gli occupanti ” naturali” di queste terre – I Sami e coloro che negli anni successivi hanno acquistato le terre via ” carte bollate”. I governi hanno dovuto cosi’ applicare una regolamentazione che possa tutelare entrambe le parti non sempre con buoni risultati.
Con l’ arrivo dell’ Inverno Polare le renne cercano riparo tra le foreste . Qui, oltre che dal terreno – le renne troveranno sostentamento anche grazie alla lanugine che cresce sui rami degli alberi in certe tipologie di betulla. In seguito , con il sopravvenire del disgelo e quindi verso l affacciarsi della primavera , le renne cominciano a lasciare i pascoli invernali per migrare verso le zone estive dove poi partoriranno i loro cuccioli tra il periodo di maggio e giugno.
Roros
Orgoglio della città è la chiesa, Bergstaden Ziir, costruita nel 1784 “per la gloria di Dio e per abbellire la città”. L'Ente nazionale che si occupa della salvaguardia del Patrimonio Culturale la considera una delle dieci chiese più importanti della Norvegia ed è anche conosciuta come “la cattedrale della montagna”. Il suo costruttore, Peder Hiort (1715-1789), teologo e storico è anche una delle figure locali più controverse.
Nella sua residenza a Engan si trovano uno splendido giardino barocco, aperto al pubblico, e una piccola chiesa costruita nel 1765. Singolare la Hiort-Engan Studiogalleri che ospita una galleria d'arte, un bar ricavato in una casa di paglia, una mostra d'artigianato nella torre ottagonale, una fucina e un osservatorio astronomico.
Prima della scoperta del rame, Røros non raccoglieva che pochissime fattorie. C'era un solo insediamento di sami, il popolo indigeno della Scandinavia. Oggi la città è un museo vivente e protetto in ogni suo particolare. Severamente vietato raccogliere pietre o mattoncini da portare a casa come souvenir. Almeno venti sono invece le famiglie sami che abitano la regione con allevamenti di renne.
Nonostante l'impressione iniziale, l'anima della cittadina è tutt'altro che spettrale o inospitale anche se la popolazione vive ancora negli edifici del XVII e XVIII secolo. Passeggiando fra le stradine, i cortili e le vecchie case ci si imbatte in un'incredibile varietà di negozi e botteghe. La città è infatti rinomata anche per l'alta concentrazione di artisti e artigiani, per i prodotti di alta qualità, le fucine di lavorazione mineraria e le prelibatezze culinarie.
La cittadina è circondata dai parchi nazionali di Forollhogna e Femundsmarka, vere e proprie perle naturali. Altro esempio di paesaggio culturale è Vingelen, uno dei pochi villaggi di montagna ancora in attività in Norvegia dove in estate gli allevatori conducono il bestiame sugli alti pascoli. Altra chicca naturale è il Femunden, secondo lago naturale della Norvegia con una superficie di oltre 200 chilometri quadrati a più di 600 metri dal livello del mare. Senza dimenticare che Røros è il centro urbano più vicino alla Valle di Hessdalen, famosa tra gli appassionati di mistero e Ufo per il fenomeno delle luci notturne.
Da abbinare anche una delle attività offerte dall'ecoturismo certificato. Ad esempio la Alaskan Husky Tour che offre escursioni su slitte trainate da cani addestrati, anche in estate quando non c'è la neve, per non parlare delle uscite in canoa o di un pranzo in una tipica tenda Sami. Nella regione ci sono molte fattorie centenarie e fattorie estive ancora in attività che danno ai turisti l'opportunità di vivere in prima persona la vita contadina. Alcune offrono anche la possibilità di assaggiare specialità gastronomiche della tradizione locale: il rømmegrøt (porridge di panna acida), trota, salmone e carne affumicata, oppure un intero pasto preparato con prodotti stagionali.
A completare il soggiorno ci sono infatti interessanti spunti gastronomici. Funghi, bacche, erbe aromatiche fanno da delizioso contorno a piatti di carne (renne e manzo) e pesce (soprattutto salmone) genuini e gustosi. Nei dintorni è possibile cacciare selvaggina come alci e renne selvatiche. Ma con i suoi numerosi laghi, stagni, fiumi e ruscelli, la zona è un paradiso per i pescatori, sia in inverno che in estate (va acquistato un permesso per la pesca), con il Gaula che è uno dei fiumi più rinomati per i salmoni di tutta la Norvegia. Mentre nel lago Hodal e nelle acque dell'Holavassdrag potrebbe capitare di pescare una trota anche di sei o sette chili. Nessuno a fine giornata oserà negarsi una cioccolata calda in uno dei caffè del centro.
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